Information & Knowledge Management

“Knowledge Management vuol dire identificare, gestire e valorizzare cosa l’organizzazione sa o potrebbe sapere: skill ed esperienze delle persone, archivi, documenti e biblioteche, relazioni con i clienti e fornitori, e altri materiali archiviati in database elettronici”

Thomas H. Davenport

L’Information & Knowledge Management è un processo integrato e collaborativo volto alla creazione, cattura, organizzazione, accesso e uso delle informazioni aziendali.

Si sente spesso chiedere: “il Knowledge Management rappresenta effettivamente una opportunità per migliorare il business o è solo l’ennesima moda?”
Una ricerca svolta negli Stati Uniti ha analizzato un campioone di 93 applicazioni di KM ed ha concluso che oltre i 3/4 dei progetti ad elevato impatto sono legati a obiettivi ben definiti e ad un chiaro piano strategico.

La logica “facciamo e vediamo cosa succede” non costituisce un buon approccio al KM.

Fattori critici di successo:

  • scelta tecnologica adeguata;
  • cultura dell’organizzazione;
  • commitment aziendale;
  • fiducia delle persone nei confronti delle soluzioni;
  • adeguata analisi dei benefici possibili e oculata progettazione prima dell’avviamento delle iniziative di KM;
  • focalizzazione delle problematiche di implementazione.

Ma perchè dobbiamo gestire la conoscenza?

  • Prevenire la perdita di conoscenze quando le nostre risorse se ne vanno.
  • “Catturare” la nuova conoscenza creata durante il il lavoro giornaliero.
  • Far lievitare centri di conoscenza, gruppi, presenti nell’organizzazione (best practices, lessons learned, ecc.).
  • Migliorare la comunicazione (interna ed esterna) attraverso l’organizzazione.
  • Aumentare l’efficacia e l’efficienza delle person.
  • Parlare tutti la stessa lingua = capirsi, capire e farsi capire.

“Die Grenzen meiner Sprache bedeuten die Grenzen meiner Welt”
Ludwig Wittgenstein

“Fare” gestione della conoscenza…

… una equilibrata combinazione di professionalità:

  1. esperti del dominio: creano e usano la conoscenza per «portare avanti l’azienda» come un tutto unitario ed efficace; attraverso loro, l’organizzazione apprende, scopre, innova e si adatta;
  2. esperti dell’informazione: organizzano la conoscenza in sistemi e strutture che ne facilitano l’uso e ne aumentano l’accessibilità e il valore; archivisti, gestori delle basi di dati, bibliotecari, ecc.;
  3. esperti della tecnologia dell’informazione: modellano l’infrastruttura della conoscenza; attraverso la loro azione l’organizzazione lavora con accuratezza, sicurezza e rapidità

“informazioni non organizzate in modo preciso generano caos, confusione ed incertezza”